EMDR - il trattamento terapeutico dei ricordi traumatici

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un metodo psicoterapeutico che aiuta il trattamento di diversi problemi e sintomi legati ad eventi traumatici o emotivamente stressanti.


E’ una tecnica che da qualche anno utilizzo spesso, specialmente durante le psicoterapie individuali, qualora ci siano dei ricordi non elaborati che possono concorrere all’origine di disfunzioni e di stati di sofferenza psicologica, inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto ed i sintomi somatici.


E’ un approccio che si sta via via diffondendo, basato su evidenze empiriche, scientificamente comprovato da più di 20 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia (ad esempio: Bossini, 2007).


All’interno di questo approccio, il malessere psicologico viene considerato come l’esito di ricordi non elaborati; dopo il lavoro con l’EMDR le persone ricordano ancora l’evento ma riescono a riconsiderarlo veramente come un’esperienza del passato, integrandolo in una rete mnemonica più ampia.


Durante l’elaborazione con EMDR il ricordo viene assimilato ed integrato sotto diversi punti di vista: le immagini in memoria, i pensieri, le convinzioni, le emozioni e le sensazioni corporee.


La tecnica EMDR può essere utilizzata sia all’interno di una psicoterapia già avviata oppure come metodo a sé stante, in poche sedute, centrandosi e concentrandosi solo sulla rielaborazione del ricordo stressante.


Metaforicamente, l’elaborazione è come la corsa di un treno: ad ogni fermata scende del materiale negativo e salgono nuove associazioni positive, in una corsa che porta ad un adattamento sempre maggiore.


In altre parole, l’EMDR facilita un percorso che porta dal disfunzionale al funzionale e dal malessere al benessere.




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